Compro oro Roma: come scegliere a chi vendere oro usato
Se si possiedono oggetti in oro che non si utilizzano, o comunque che non hanno alcun valore affettivo, può essere senz’altro un’ottima scelta quella di venderli.
Da una simile operazione, infatti, si possono ricavare immediatamente dei soldi da utilizzare per le proprie esigenze, o semplicemente da tenere a disposizione sul proprio conto corrente.
Per queste ragioni sempre più persone decidono di vendere oro usato, purtroppo però non è raro che, non avendo conoscenze specifiche del settore, non sappiano a chi rivolgersi, o ancor peggio che commettano degli errori grossolani che rendono l’operazione molto meno conveniente di quanto potrebbe essere.
In quest’articolo andremo quindi a scoprire i 5 errori più consueti, che vengono commessi quando si sceglie di vendere oro usato, e proprio sulla base dei medesimi sarà possibile indirizzarsi in maniera ottimale nella scelta dell’azienda a cui affidarsi.
1 – Credere che i propri oggetti in oro vengano valutati allo stesso modo da tutte le aziende
Il primo, grande errore, che viene commesso nella vendita oro usato ma non ha conoscenze del settore, è quello di credere che il valore dei propri beni sia immutabile e che, di conseguenza, si riceverà la stessa valutazione da qualsiasi operatore del settore.
Si tratta di un errore comprensibile, dal momento che il valore di un oggetto in oro dipende in primis da fattori oggettivi ovvero dal suo peso e dal suo livello di purezza, tuttavia ci sono anche ulteriori aspetti da considerare.
Anzitutto la valutazione degli oggetti in oro dipende dalla quotazione ufficiale di tale bene rifugio, la quale ha validità internazionale e viene effettuata due volte al giorno da appositi organismi.
Soprattutto bisogna considerare che ogni azienda trattiene, dal compimento di un’operazione d’acquisto, delle percentuali differenti, ed è proprio per quest’ultimo aspetto che può assolutamente capitare di ricevere, per i medesimi oggetti, delle valutazioni diverse da parte di imprese concorrenti.
2 – Rinunciare alla trasparenza durante la valutazione
Sulla base di quanto detto al punto precedente, un altro errore grossolano è quello di accettare una valutazione “a scatola chiusa”, rinunciando alla trasparenza.
Il consumatore ha assolutamente diritto di conoscere tutti i dati che determinano la valutazione dei propri beni, dunque livello di purezza, espresso in carati, peso, espresso in grammi, quotazione ufficiale dell’oro, espressa in euro per grammi, e percentuale trattenuta dall’azienda acquistante.
3 – Accettare un servizio di valutazione a pagamento
Le procedure, tramite cui viene determinata la valutazione degli oggetti in oro, possono essere eseguite gratuitamente, di conseguenza accettare che un’azienda le esegua a pagamento significa accollarsi un costo inutile.
Un compro oro serio ed affidabile esegue appunto la valutazione degli oggetti in oro in maniera del tutto gratuita.
4 – Credere che compro oro e Banco Metalli siano la stessa cosa
Compro oro e Banco Metalli sono spesso considerati due modi differenti per definire lo stesso tipo di attività, ma in realtà, sebbene entrambe le aziende siano regolarmente autorizzate dallo Stato ad acquistare oro, ci sono delle differenze da considerare.
Affinché un’azienda possa definirsi Banco Metalli deve ricevere un’autorizzazione direttamente dalla Banca d’Italia, tramite la quale diviene a tutti gli effetti un “Operatore Professionale in Oro”.
Oltre ad essere più prestigiose e ad offrire al cliente delle garanzie di affidabilità certamente più solide, tali realtà possono acquistare oro anche da operatori del settore, dunque da aziende.
Inoltre possono occuparsi in autonomia anche di attività ulteriori all’acquisto di oro quali la relativa fusione, la realizzazione di lingotti e di altre tipologie di “oro da investimento” e la loro successiva vendita
5 – Accettare una valutazione più bassa rispetto alla simulazione iniziale
Non è affatto raro che chi è intenzionato a vendere oro usato ottenga una determinata valutazione dei propri oggetti, magari telefonicamente o attraverso appositi strumenti online, e una volta giunto presso il punto vendita si ritrovi una proposta economicamente più bassa.
Ma come è possibile questo? Si tratta di una truffa?
Questa situazione, che come detto viene a verificarsi piuttosto spesso, è assolutamente lecita ed è dovuta al fatto che, in questo pur breve lasso temporale, è cambiata la quotazione ufficiale dell’oro, essendo determinata due volte al giorno.
È sicuramente spiacevole ottenere una somma inferiore rispetto a quella che era stata preventivata e, per evitare che ciò si verifichi, i migliori compro oro mettono a disposizione una speciale formula “blocca prezzo”.
Il funzionamento è molto semplice: quando si ottiene una valutazione online attraverso la procedura messa a disposizione sul sito Internet ufficiale, si hanno a disposizione ben 24 ore di tempo per recarsi presso il punto vendita dell’azienda con la certezza di vedersi riconoscere la cifra che è stata preventivata in rete.
Anche se in questo lasso temporale la quotazione dell’oro dovesse scendere, dunque, si potranno vendere i propri oggetti alla quotazione che è stata “bloccata” in rete e questo è davvero un grande vantaggio.