Quali sono i diamanti più famosi della storia
Nei giacimenti di diamanti sparsi in tutto il mondo furono trovate pietre di eccezionali valore che rappresentarono scoperte sensazionali e leggendarie sia per le dimensioni che per il grado di limpidezza.
La storia di questi favolosi diamanti è legata senz’altro alla loro vita, cioè al viaggio intrapreso dal luogo di rinvenimento fino alla destinazione finale, spesso tra i tesori di re e regine o di ricchi gioiellieri o ancora come patrimonio di stati e nazioni.
Oggi nessuno ha la pretesa di investire in pietre così rare e preziose, ma è possibile effettuare degli ottimi acquisti di diamanti rivolgendosi a seri professionisti abilitati alla compravendita delle pietre preziose.
Nella capitale suggeriamo Istituto Gemmologico Roma.
I diamanti più celebri e famosi al mondo sono:
Cullinan di 3106 carati (peso eccezionale di oltre 6 hg) è forse la pietra di più grande prestigio esistente al mondo; venne rinvenuto nel 1905 in Sud Africa vicino a Pretoria in una miniera della Premier Diamond Mine Company.
E’ un diamante superlativo, a goccia e rasenta la perfezione nella scala della limpidezza; il suo colore tende all’azzurro.
Il suo appellativo è dovuto a Sir Cullinan, presidente della compagnia proprietaria del sito di rinvenimento, che ne fece dono ad Edoardo VII, sovrano regnante di quello che in quei tempi era l’impero britannico di cui anche il Sudafrica era parte integrante;
Presidente Vargas trovato nelle terre alluvionali di Rio S. Antonio in Brasile nello stato di Minas Gerais il 13 agosto 1938; venne venduto a H. Winston, famoso esperto e collezionista di New York; in seguito al taglio ne furono ricavate 29 pietre di vario peso e formato, tutte comunque di estremo valore;
Gran Mogol, splendido diamante in sfumature di color blu, valutato in 787 carati, dopo il taglio ad opera di esperti intagliatori venne ridotto a 280 carati, perdendo in peso ma acquistando valore grazie al taglio che ne esaltò la luce; di esso si hanno notizie incerte e frammentarie; fu trovato in India verso la metà del ‘600 ed entrò poi a far parte parte del tesoro privato dello scià di Persia, finendo disperso dopo le travagliate vicende storiche;
Koh-i-noor, di provenienza indiana, meravigliosa pietra incolore, entrò a far parte del patrimonio personale della regina Vittoria; nel 1852 fu tagliato a brillante da abilissimi intagliatori che dai 186 carati originari lo trasformarono in una pietra eccezionale di 108 con un taglio ed una forma assai migliorata; tuttora è un esemplare eccezionale e rappresentativo dell’importanza e del prestigio del tesoro della Corona Britannica;
Orlov, di 199 carati simile al Gran Mogol; faceva parte del tesoro degli Zar (fu dato in dono dal principe Orlov a Caterina II); attualmente è custodito nel tesoro dei diamanti della Russia, incastonato in uno scettro ed è in visione nelle sale dei Musei del Cremlino dove splende di luce propria risaltando tra decine di diamanti di eccelso taglio e valore;
Hope, di 45,5 carati, fu rinvenuto in India; è una pietra di inestimabile valore proprio per le sfumature azzurre che le conferiscono una luce particolare; la leggenda riferiva di una sua influenza negativa sui proprietari ma questo non ha fatto altro che aumentare il suo inestimabile prestigio. Attualmente è di proprietà del gioielliere Winston di New York, ma viene custodito presso lo Smithsonian Institute di Washington;
Tiffany, di colore giallo canarino, di 128 carati, trovato nelle miniere di Kimberly in Sudafrica nel 1878; è tuttora di proprietà della gioielleria Tiffany di New York che ne venne in possesso nel 1879. E’ rimasto famose nelle cronache mondane perchè venne sfoggiato dall’attrice Audrey Hepburn in occasione della prima del film “Colazione da Tiffany”, a simbolo del prestigio della grande gioielleria proprietaria dell’eccezionale pietra;
Golden Jubilee, di 545 carati, di color giallo dorato, è sicuramente il diamante tagliato più grande al mondo. Venne rinvenuto anche questo in Sudafrica (terra di grandi giacimenti diamantiferi) ed è patrimonio della casa reale thailandese;
De Beers, trovato nelle miniere De Beers in Sudafrica, color giallo pallido, carati 234, conobbe diverse vicissitudini: fino al 1947 apparteneva al maharajah di Patiala,poi sparì dalla circolazione ma improvvisamente nel 1982 fu presentato all’esposizione e successiva vendita all’asta: l’acquirente preferì rimanere anonimo;
Millenium Star, ricavato da un diamante grezzo del peso di 700 carati circa, rinvenuto nel 1990 in un deposito alluvionale della Repubblica Democratica del Congo fu acquisito dalla De Beers che incaricò del taglio un gruppo di tagliatori della società Steinmetz Diamonds, che impiegò tre anni per terminare l’opera.
Il taglio fu perfezionato con l’utilizzo di raggi laser. Fu presentato al pubblico per la prima volta nel 1999 all’esposizione della “De Beers Millennium diamond collection”.
La collezione fu esibita per l’anno 2000, con il nome “De Beers Millennium Jewels Exhibition” al Millennium Dome di Londra.
Si calcola che più 12 milioni di persone abbiano fatto visita a questa collezione di diamanti, eccezionale per prestigio.